Le Domandone di Zio Pippuzzo: Perché Un Numero Elevato alla 0 Fa Sempre 1? – Pt.1

Rieccoci nel 1935, in un piccolo borgo salentino di nome Casamassella con il protagonista di questa rubrica: lo Zio Pippuzzo. Adorabile omone sulla cinquantina, paesano ben voluto da tutti ma con purtroppo un unico grande vizietto: l’amore sfegatato per una particolare qualità di vino: il Primitivo di Manduria.

Era una bella serata di giugno, e lo squattrinato Pippuzzo, steso supino su una panca dell’osteria, meditava una su qualche strategia per spennare qualche pollo del paese. Il fine? Sempre lo stesso: innaffiare il gargarozzo con una bottiglia del solito Primitivo. La meditazione però, fu talmente profonda che lo zione sprofondò tra le braccia di Morfeo [cfr. nota 1]. Il nostro buon uomo fece anche un bel sogno: era a Roma e qualcuno in un’osteria con vista Colosseo, gli aveva pagato una cassa di Primitivo a sua insaputa… quel bellissimo sogno durò ancora per poco, Ernestuzzo ed Ignazzuzzo, che erano i due discoli del paese, spronati dai frequentatori dell’osteria, gli fecero un tiro mancino: dopo aver catturato una pantegana bella grossa, pensarono bene di infilargliela in una gamba dei pantaloni. Lo zione, sopraffatto dall’alcool non fece una piega finché però, l’adorabile topone, non giunse in prossimità del mutandone rappezzato ed incominciò a scavare con insistenza. A quel punto Pippuzzo, intuì che qualcosa stava cercando petrolio all’interno dei suoi pantaloni ed urlò: “Hiiiiiiiiiiisti! Ci ete ca me rusica intra ai causi[cfr. nota 2]” e così per liberarsi del fastidio, sganciò un pugno sulla pantegana la quale, avvertito il pericolo fuggì precipitosamente… il pugno pertanto si trasformò da arma di difesa in atto di masochismo in quanto lo zione colpì in pieno “gingilli di famiglia”. Come se già il dolore immondo non bastasse, a causa di quel movimento brusco, la panca si ribaltò e lo sbronzone cadde per terra rotolando rovinosamente come un sacco di patate. L’intera osteria godette di quella imperdibile scena ed i due mascalzoni autori dello scherzo, per timore del Pippuzzo furioso, scapparono a gambe levate. A quel punto l’oste, Giuanni Puticaru, approfittando del momento di debolezza, pensò di sottoporre lo zione ad una bella domandona di matematica.

Giuanni Puticaru : “E allora? Ce facimu? Sciucamu cu li surgi? [cfr. nota 3] Ti andrebbe di scommettere una botte di Primitivo di Manduria di quello buono, contro tre mesi di duro lavoro qui nella puteca?”

Zio Pippuzzo: “E me lo chiedi? Per una botte di Primitivo andrei a Lecce in ginocchio sui ceci andata e ritorno!”

G. P.: “Bene… tu che di domandone faci lu spiertu… ci stai a subirne una? Se indovini, a te la botte! Sarò buono, ti do tempo per rispondere fino alle tre di domani pomeriggio, ci stai?”

L’oste furbacchione s’era ben fatto i conti, sapeva che Torto-prof ora dormiva e che rincasava ben più tardi dell’orario stabilito, per cui, Zio Pippuzzo non l’avrebbe potuto consultare. Quest’ultimo poi, sottovalutando le conoscenze dell’oste, disse con spavalderia:

Z.P.: “Certo! Fino alle tre del pomeriggio ti posso rispondere anche a cento domandone di matematica! Tanto per voi zoticoni matematica vuol dire addizioni e sottrazioni, punto e basta! Spara dunque questa la domandona, oste della malora!”

G.P.: “Perché un qualunque numero diverso da zero elevato alla zero fa sempre uno?”

Era una domanda davvero “cattiva”, lo zione impallidì istantaneamente, c’era panico nei suoi occhioni e pensò: “Santa Pupazza che domandona tosta! Ce dannu! M’aggiu fattu pigghiare pe’fessa … aggiu persu lu mieru e de susu mò me tocca puru cu faticu pe’ tre misi come a nu ciucciu!”[cfr. nota 4] Per non dare soddisfazioni alla rumorosa platea però, Zio Pippuzzo con un fare da spaccone disse:

Z.P.: “Tranquilli! Ho già la risposta sulla punta della lingua, solo che vi voglio fare la dimostrazione per bene sulla carta… insomma, none culle chiacchiere!”

FINE  I  PARTE  –  CONTINUA

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Santa Pupazza e la Matematica


[1] Morfeo ( Morpheus). – È uno dei mille figli di Ipno (il Sonno). Morfeo appare al dormiente assumendo forme umane: egli è dotato di ali, con cui si avvicina senza essere udito. Morfeo è dunque una divinità dei sogni.

[2] Traduzione: “Viaaaaaaaaa! Chi è che mi rosicchia dentro i pantaloni?”

[3] Traduzione: “Che facciamo? Giochiamo con i topi?”

[4] Traduzione: “Santa Pupazza che domandona difficile! Che danno! Mi son fatto prendere  per cretino… ho perso il vino ed in più adesso mi toccherà anche lavorare per tre mesi come un somaro!”

14 Risposte a “Le Domandone di Zio Pippuzzo: Perché Un Numero Elevato alla 0 Fa Sempre 1? – Pt.1”

  1. Ho comprato la statuetta di Zio Pippuzzo dal Laboratorio Arteggiate!!! E’ stupendooooooooooooooo

  2. Zio Pippuzzo è una star ormai… io infatti l’ho conosciuto leggendo una sua storia su un giornale di Treviso e me ne sono innamorato!

I commenti sono chiusi.