Il Moto dei Pianeti e le Leggi di Keplero

ARTICOLO MULTIPLO / Il Moto dei Pianeti e le Leggi di Keplero.

12.01/12.02/12.03/12.04INTRODUZIONE STORICA (Sintesi)

Prima di parlare delle Leggi di Keplero, facciamo un brevissimo excursus storico.

 Fin dall’antichità si riteneva che la Terra fosse al centro dell’universo e che tutte le stelle ruotassero intorno a essa. Aristotele sostenne che la forma dei corpi celesti, così come quella delle loro traiettorie, dovesse essere la più perfetta, cioè una traiettoria circolare.

 Nell’applicazione di tale teoria al moto dei pianeti, sorsero però delle difficoltà che furono superate con l’impegno degli scienziati in circa due millenni.

Teoria Geocentrica

 La teoria di tipo Geocentrico più completa, cioè con la Terra al centro dell’universo, fu quella di Tolomeo, astronomo della scuola alessandrina, vissuto intorno al 150 d.C. Egli fu il più rappresentativo assertore della Teoria Geocentrica, che fu sviluppata in un’opera veramente imponente il cui titolo arabo è Almagesto, che significa “il più grande”.

Teoria Eliocentrica

In contrapposizione alla Teoria Tolemaica, l’astronomo Nicolò Copernico (latinizzazione del nome originale: Nikolaus Kepperlingk; 1473-1543), che divulgò con la sua maggiore opera De Revolutionibus Orbium Coelestium, la Teoria Eliocentrica, in base alla quale il Sole è ritenuto immobile al centro dell’universo, mentre la Terra e i pianeti ruotano su orbite circolari intorno ad esso.

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